Aguja Grande e Aguja Chica: Guida Completa al Trekking sui Vulcani di La Graciosa

L’Aguja Grande (266m) e l’Aguja Chica (253m) formano il massiccio vulcanico centrale di La Graciosa, offrendo le viste più spettacolari dell’Arcipelago Chinijo. Questa escursione attraverso terreni vulcanici vergini rappresenta una delle esperienze di trekking più autentiche e selvagge delle Canarie, dove non esistono sentieri segnati e l’avventura inizia dal primo passo.

📊 Scheda Tecnica dell’Escursione

  • Altitudine massima: 266 metri (Aguja Grande)
  • Dislivello totale: 260 metri circa
  • Distanza: 6-8 km (andata e ritorno)
  • Durata: 3-4 ore totali
  • Difficoltà: Media-Alta
  • Tipo terreno: Ghiaia vulcanica instabile
  • Sentieri segnati: Nessuno
  • Periodo migliore: Ottobre-Maggio
  • Punti acqua: Nessuno
  • Ombra: Assente

I Due Giganti Vulcanici: Geologia e Formazione

Il massiccio centrale di La Graciosa rappresenta il cuore geologico dell’isola, formatosi attraverso eruzioni vulcaniche sottomarine che risalgono a circa 5 milioni di anni fa. Quando osserviamo l’Aguja Grande e l’Aguja Chica, stiamo letteralmente guardando due antichi camini vulcanici che un tempo eruttavano lava nell’oceano Atlantico.

Aguja Grande: Il Tetto di La Graciosa

Con i suoi 266 metri di altitudine, l’Aguja Grande non è solo il punto più alto di La Graciosa, ma anche uno dei migliori viewpoint naturali dell’intero arcipelago delle Canarie. La sua forma conica quasi perfetta è il risultato di eruzioni stromboliane che hanno accumulato strati di cenere, lapilli e bombe vulcaniche nel corso di millenni.

La colorazione variegata delle sue pendici racconta la storia geologica dell’isola: le tonalità rossastre indicano ossidazione del ferro presente nella lava, mentre le zone più chiare sono composte da ceneri vulcaniche più recenti e meno alterate.

Caratteristiche Geologiche

Tipo di vulcano: Cono di scorie stromboliano

Composizione: Basalto olivinico, piroclasti, ceneri vulcaniche

Età stimata: 5 milioni di anni (Miocene superiore)

Ultima attività: Dormiente da millenni

Aguja Chica: Il Gemello Minore

L’Aguja Chica, con i suoi 253 metri, forma insieme all’Aguja Grande un complesso vulcanico unico. La depressione tra i due coni (a 211 metri di quota) suggerisce che potrebbero essersi formati da due bocche eruttive dello stesso sistema magmatico, attive in periodi leggermente diversi.


Guida Pratica all’Ascensione: Come Affrontare il Terreno Vulcanico

L’ascensione all’Aguja Grande e Chica rappresenta una sfida unica nel panorama escursionistico delle Canarie. L’assenza totale di sentieri segnati trasforma ogni salita in un’esplorazione personale, dove la capacità di leggere il terreno diventa fondamentale per il successo e la sicurezza dell’escursione.

Tecniche di Progressione sul Terreno Instabile

Il segreto per affrontare le pendici vulcaniche sta nel comprendere la natura del terreno sotto i vostri piedi. La ghiaia vulcanica, localmente chiamata “picón”, si comporta in modo diverso a seconda del colore e della granulometria:

  • Lava chiara (grigio-beige): Generalmente più consolidata e stabile, offre migliore presa. Cercate sempre queste zone per la progressione principale.
  • Lava rossastra: Più scivolosa e instabile, tende a cedere sotto il peso. Evitate lunghi traversi su questo tipo di terreno.
  • Rocce più grandi: Testate sempre la stabilità prima di caricare il peso completo. Molte sono solo appoggiate e possono rotolare.

La tecnica migliore consiste nel procedere a zigzag, cercando sempre il terreno più compatto. Mantenete il baricentro basso e fate passi corti e decisi. Per ogni passo in avanti, potreste scivolare indietro di mezzo passo – questo è normale e va messo in conto nel calcolo dei tempi.

⚠️ Avvertenze di Sicurezza

  • Mai tentare l’ascensione con vento forte (>40 km/h)
  • Evitare le ore centrali in estate (11-16)
  • Non sottovalutare la disidratazione
  • Informare sempre qualcuno del percorso
  • Portare almeno 2 litri d’acqua a persona
  • Protezione solare indispensabile

Il Percorso Dettagliato: Dal Livello del Mare alla Vetta

Fase 1: Avvicinamento (0-100m)

Partendo da Caleta de Sebo o Pedro Barba, dirigetevi verso il centro dell’isola attraverso la pianura sabbiosa. Il terreno inizialmente pianeggiante permette di riscaldare i muscoli. Cercate di identificare da lontano la depressione tra i due coni – sarà il vostro obiettivo intermedio.

Fase 2: Salita Iniziale (100-211m)

La pendenza aumenta gradualmente. Iniziate a zigzagare cercando sempre il terreno più chiaro e compatto. Questa è la sezione più faticosa: il terreno cede frequentemente e il dislivello si fa sentire. Fate pause regolari per idratarvi e ammirare il panorama che si apre alle vostre spalle.

Fase 3: La Sella (211m)

Raggiunta la depressione tra i due coni, avete completato il 75% del dislivello. Questo è il momento di decidere: a sinistra per l’Aguja Grande (più panoramica), a destra per l’Aguja Chica (meno frequentata). La maggior parte degli escursionisti opta per l’Aguja Grande.

Fase 4: Cresta Finale (211-266m)

L’ultima sezione verso l’Aguja Grande segue una cresta ampia e relativamente regolare. Il terreno diventa più stabile man mano che vi avvicinate alla vetta. Gli ultimi metri offrono rocce più solide dove è possibile anche aiutarsi con le mani se necessario.


Il Premio della Vetta: Panorama a 360° sull’Arcipelago Chinijo

Dalla cima dell’Aguja Grande, il panorama che si apre è semplicemente mozzafiato. In una giornata limpida, la vista spazia per oltre 50 chilometri in ogni direzione, abbracciando l’intero Arcipelago Chinijo e oltre.

Cosa Si Vede dalla Vetta

Verso Nord

  • Alegranza: L’isola più settentrionale, con il suo faro solitario
  • Roque del Este: Il monolite vulcanico che emerge dal mare
  • Oceano Atlantico: Infinito fino all’orizzonte

Verso Sud

  • Lanzarote: I Riscos de Famara in tutta la loro maestosità
  • El Río: Lo stretto che separa La Graciosa da Lanzarote
  • Mirador del Río: Visibile sulla scogliera di fronte

Verso Est

  • Montaña Clara: L’isola disabitata con la sua forma caratteristica
  • Roque del Oeste: Piccolo isolotto roccioso
  • Fuerteventura: Visibile in giornate molto limpide

Verso Ovest

  • Le spiagge di La Graciosa: Playa de la Concha, Las Conchas
  • Caleta de Sebo: Il piccolo villaggio dall’alto
  • Il tramonto: Spettacolare se programmate la discesa al crepuscolo

Equipaggiamento Essenziale per l’Escursione

La natura selvaggia e l’assenza di infrastrutture rendono fondamentale un’adeguata preparazione. Non esistono punti di ristoro, fontane o zone d’ombra lungo tutto il percorso.

Abbigliamento e Calzature

  • Scarpe da trekking: Alte, con suola Vibram o similare. Le scarpe basse si riempiono di ghiaia
  • Ghette: Altamente consigliate per evitare sabbia nelle scarpe
  • Pantaloni lunghi leggeri: Proteggono da graffi e sole
  • Maglietta tecnica traspirante: Il cotone trattiene il sudore
  • Cappello a tesa larga: Indispensabile per il sole
  • Giacca antivento: Il vento in quota può essere forte

Attrezzatura e Provviste

  • Acqua: Minimo 2 litri a persona (3 in estate)
  • Protezione solare: SPF 50+, riapplicare ogni 2 ore
  • Occhiali da sole: Categoria 3 o 4
  • Snack energetici: Frutta secca, barrette, frutta
  • Kit primo soccorso: Base con cerotti e disinfettante
  • Telefono carico: Con app mappe offline
  • Bastoncini da trekking: Molto utili in discesa

Quando Andare: Stagionalità e Condizioni Meteo

StagioneTemperatureVentoVisibilitàAffollamentoValutazione
Inverno
(Dic-Feb)
15-20°CForteEccellenteMinimo⭐⭐⭐⭐
Primavera
(Mar-Mag)
18-23°CModeratoOttimaBasso⭐⭐⭐⭐⭐
Estate
(Giu-Ago)
25-30°CLeggeroBuona/CalimaMedio⭐⭐
Autunno
(Set-Nov)
20-25°CVariabileBuonaBasso⭐⭐⭐⭐

Il Fenomeno della Calima

Durante i mesi estivi, La Graciosa può essere interessata dalla “calima”, una foschia di sabbia sahariana che riduce drasticamente la visibilità. In questi giorni, che possono verificarsi 5-10 volte l’anno, la salita perde molto del suo appeal panoramico. Controllate sempre le previsioni meteo specifiche per la calima prima di programmare l’escursione.


Alternative e Varianti del Percorso

Per chi cerca esperienze diverse o vuole esplorare ulteriormente il massiccio vulcanico, esistono diverse varianti e alternative all’ascensione classica.

Traversata Completa dei Due Coni

Gli escursionisti più esperti possono tentare la traversata completa: salita all’Aguja Grande, discesa alla sella, risalita all’Aguja Chica e discesa dal versante opposto. Questa variante richiede 5-6 ore e un’ottima condizione fisica. Il terreno sul versante dell’Aguja Chica è ancora più instabile e richiede particolare attenzione.

Ascensione al Tramonto

Partire nel tardo pomeriggio per raggiungere la vetta al tramonto offre un’esperienza magica. I colori del crepuscolo sui paesaggi vulcanici sono indimenticabili. Portate sempre una torcia frontale per la discesa e calcolate almeno 1.5 ore di buio. Questa opzione è consigliata solo a escursionisti esperti.

Combinazione con le Spiagge

Molti visitatori combinano l’ascensione mattutina con un pomeriggio di relax alle spiagge di La Graciosa. Dopo la fatica della salita, un bagno nelle acque cristalline di Playa de la Concha o Las Conchas rappresenta il premio perfetto. Calcolate di terminare l’escursione entro le 13:00 per avere tempo di recuperare e godervi il mare.


Domande Frequenti sull’Escursione

È necessaria una guida per salire all’Aguja Grande?

Non è obbligatoria, ma per chi non ha esperienza di trekking su terreni vulcanici può essere molto utile. Le guide locali conoscono i percorsi migliori e possono arricchire l’esperienza con informazioni sulla geologia e la storia dell’isola. Il costo si aggira sui 30-40€ a persona per gruppi.

Si può fare l’escursione con bambini?

L’escursione è sconsigliata per bambini sotto i 12 anni. Il terreno instabile e l’assenza di sentieri la rendono inadatta ai più piccoli. Per famiglie con bambini, meglio optare per passeggiate più semplici lungo le spiagge o verso Montaña Amarilla.

Quanto tempo serve per l’escursione completa?

Calcolate 3-4 ore totali: 1.5-2 ore per la salita, 30 minuti in vetta per foto e riposo, 1-1.5 ore per la discesa. Con pause e foto lungo il percorso, molti impiegano anche 5 ore totali. Partite sempre con margine di tempo, specialmente se dovete prendere il traghetto di ritorno per Lanzarote.

Qual è il periodo migliore dell’anno?

I mesi ideali sono aprile, maggio, ottobre e novembre: temperature miti (20-23°C), vento moderato e ottima visibilità. Evitate luglio e agosto per il caldo eccessivo (può superare i 35°C in quota) e possibile calima. L’inverno è buono per le temperature ma può essere molto ventoso.

C’è segnale telefonico sulla montagna?

Il segnale è variabile ma generalmente presente sulla vetta e lungo le creste. Nelle zone più basse e protette può mancare. Scaricate sempre mappe offline (Maps.me o simili) prima di partire e informate qualcuno del vostro itinerario previsto.


Gabriele - Visitare Lanzarote

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